Cos'è
In occasione dei 100 anni dalla nascita, il Comune di Fiesole e l'Accademia di Belle Arti di Firenze presentano la mostra "Fernando Farulli 1923-1997", a cura di Marco Pierini.
La mostra intende ripercorrere e leggere con uno sguardo nuovo, criticamente aggiornato, la produzione artistica, rendendo parimenti conto dell’attività di uomo di cultura dell'artista.
La mostra, aperta al pubblico dal 5 luglio al 17 settembre, sarà ospitata alla Sala del Basolato e nella Sala Costantini del Comune di Fiesole, oltre che nella Sala Ghiberti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, e si articolerà in 35 dipinti, in modo da rappresentare – pur in estrema sintesi – l’intero percorso compiuto da Farulli nella pittura, nel rispetto, per quanto gli spazi lo consentano, della cronologia.
L’esposizione è accompagnata da un volume edito da Gli Ori di Pistoia con contributi di Maria Alberti, Mariia Shevchenko, Carlo Falciani, Costanza Neve.
Inaugurazione :
5 luglio ore 18:00 a Fiesole
7 luglio ore 18:00 a Firenze
5 e 7 luglio, ore 17:00, preview per la stampa alla presenza del curatore
“La pittura di Farulli aspettava da tempo una riconsiderazione complessiva che ne ribadisse la coerenza e ne rivendicasse l’altissima qualità in tutte le sue fasi, svincolandola da letture troppo legate allo spirito del tempo.” Queste le parole di Marco Pierini, curatore della mostra.
"Fernando Farulli è stato per quasi venti anni Assessore alla Cultura del Comune di Fiesole e al tempo stesso pittore riconosciuto a livello nazionale e internazionale ed insegnante – ricorda Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole. L’idea di promuovere un’iniziativa a lui dedicata, da realizzare in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, è nata in noi non da un intento commemorativo, bensì dalla volontà di portare alla luce il punto di unione tra i vari piani della sua attività, di riflettere su di esso, di capire cosa poterne trarre. Perché è proprio questo punto di congiunzione a spiegare la ragione dell’instancabile lavoro svolto da Farulli come organizzatore culturale, con il quale ha fatto ricadere sul territorio le esperienze e tutto ciò che ha raccolto personalmente nel corso della propria vita.”
Superati di slancio gli esordi novecentisti, il percorso artistico di Farulli prende avvio nell’immediato dopoguerra, quando fonda assieme a Gualtiero Nativi e Vinicio Berti, il gruppo Arte d’Oggi, affine al milanese MAC e al romano Forma 1, alfiere delle ragioni di quello che verrà poi conosciuto come astrattismo classico.
Dai primi anni Cinquanta, archiviata questa esperienza, la pittura di Farulli assume un tono fortemente orientato – anche in senso politico – verso il tema della produzione industriale, della fabbrica, del lavoro, presupposto fondamentale dell’approdo nei primi anni Sessanta a una nuova declinazione del realismo, che nel 1961 sfocerà nella costituzione del gruppo Il Pro ed il Contro, dove assieme a Farulli agiscono Ugo Attardi, Ennio Calabria, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, Renzo Vespignani, l’architetto Carlo Ajmonino, il regista Elio Petri, e i critici Antonio Del Guercio, Dario Micacchi e Duilio Morosini.
Il confronto avviato da Fernando Farulli con la scena artistica internazionale, prende le mosse, in particolare, dalle mostre svoltesi negli U.S.A. alla Manhattan Gallery di Pasadena – rispettivamente nel 1960, a cura di Joyce Kautz, e nel 1966, a cura di May Brodbeck – nonché dall’esperienza tedesca, avviatasi come scenografo e costumista per la prima mondiale dell’Opera Odysseus/Ulisse di Luigi Dallapiccola alla Deutsche Oper Berlin (1968) e sviluppatasi, soprattutto, nelle due mostre personali, tenutesi sempre a Berlino al Rathaus Kreuzberg nel 1970, nel quadro delle Berliner Festwochen, e nel 1972.
L’attività svolta dal pittore come organizzatore e promotore culturale non andrà letta separatamente dal lavoro artistico, ma ribadisce anzi la valenza sociale, etica, politica che informa l’opera di Farulli ed esplicita la sua forte convinzione che le arti rivestano un ruolo decisivo nel percorso di crescita dell’individuo e della collettività. Si può assumere come linea-guida di tale aspetto un’affermazione formulata da Farulli nel periodico “Fiesole Democratica”, del 1964. “Sappiamo che nella nostra strada per la cultura c’è sempre l’uomo che vive e lavora, soffre e gioisce, al quale nella ricerca impegnata vogliamo dare, e possiamo dare un senso più vero di libertà e di giustizia, nel riscatto della condizione umana”. Arte, cultura, musica sono per Farulli non mere professionalità o competenze specialistiche, bensì veicoli di un vivere in modo consapevole, costruttivo di comunità, nell’ottica di un accrescimento continuo di “libertà e giustizia”. Arte, cultura, musica non sono dunque isolate dalla società, domini a sé stanti chiusi nei loro particolarismi linguistici, bensì vettori di un progresso della comunità, di una partecipazione consapevole e inclusiva di un’intera comunità.
La mostra è strutturata in tre esposizioni, che riprendono tre periodi cronologici, ma sono da considerarsi un unico percorso per conoscere l'attività artistica dell'autore.
- Opere anni ’40-’60
Sala del Basolato, Fiesole, Piazza Mino, 24
Inaugurazione il 5 luglio alle ore 18:00
Orari: lunedì – venerdì, 17:30-21:30 sabato e domenica, 9:00-12:00 e 17:30-21:30 - Opere anni ’70 (serie dei Costruttori)
Sala Costantini, Fiesole, Via Portigiani, 9
Inaugurazione il 5 luglio alle ore 18:00
Orari: lunedì – venerdì, 16:00-19:00 sabato e domenica, 9:00-12:00 e 16:00-19:00 - Opere anni ’80
Sala Ghiberti, Firenze, Via Ricasoli, 64
Inaugurazione il 7 luglio alle ore 18:00
Luglio: lunedì – venerdì, 10:00-17:00; sabato, 10:00-13:00
Agosto: lunedì – venerdì, 10:00 – 14:00, chiuso dal 14 al 20
Settembre: lunedì – venerdì, 10:00-17:00; sabato, 10:00-13:00
Accademia di Belle Arti di Firenze e Comune di Fiesole
Con il contributo di Fondazione CR Firenze
Costo
Ingresso gratuito
Appuntamenti
Organizzato da
Ulteriori informazioni
Comune di Fiesole: borsotti.silvia@comune.fiesole.fi.it
Accademia di Belle Arti di Firenze: s.vannacci@accademia.firenze.it